San Giuseppe Vesuviano - Si dice che i cittadini dalle nostre parti non sappiano indignarsi. O meglio avendo timore di farlo sappiano ribellarsi solo anonimamente, vedi grande successo dei blog, soprattutto locali. Ma tutto ciò non cancella una realtà tremenda. Basta guardarsi intorno quotidianamente per rendesi conto in quale realtà viviamo: la mancanza di servizi, la totale assenza di opportunità per i nostri giovani rispetto ai loro coetanei di altre zone non tanto distanti da noi. La cattiva vecchiaia a cui sono costretti i nostri anziani o l’invivibilità di tutti, specialmente dei diversamente abili. Nulla è cambiato di pubblico a San Giuseppe Vesuviano negli ultimi trenta anni e ogni anno di immobilismo delle amministrazioni locali equivale a cinque anni di arretratezza per la nostra comunità. A conti fatti quando riusciremo a recuperare il tempo perduto?
Abbiamo amministratori scollati dalla realtà, con un passo realmente arretrato rispetto alla voglia di nuovo di una comunità, dove i giovani scalpitano, ma sono costretti a mostrare poco coraggio. Il paese ha bisogno di chi lo amministri nella normalità, al passo con i tempi, e non di chi in questi anni ha fatto ”l’allevatore”, cioè: sta mungendo il latte che porterà via, mentre a noi lacerà il letame!
Quando si parla di rinnovamento inevitabilmente si deve parlare di opinione pubblica, ebbene per farla maturare lancio un appello alle associazioni che sul territorio operano con coraggio. Ma non solo a loro anche ai più volenterosi. Si accettano proposte, al di la degli schieramenti e delle bandiere, e discussioni che portino, però, a cose concrete. Organizziamo una fiaccolata, così ci guardermo in faccia e faremo sapere ai più restii che in questo paese non tutti sono menefreghisti, c’è anche chi si indigna.
Leonida Ambrosio