Napoli - “Quella in giunta regionale è una svolta fuori tempo massimo. Le risorse c’erano, l’innesto di personalità di così alto profilo come il giudice Forlenza e il professor Santangelo poteva avvenire molto prima”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Ermanno Russo, dopo la sostituzione dell’assessore alla Sanità Montemarano e l’ingresso di una nuova figura nell’esecutivo di Palazzo Santa Lucia.
Il presidente della Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale e occupazione ha dunque affermato: “Prendiamo atto che Bassolino si è liberato dalla morsa dei piccoli partiti, che evidentemente lo tenevano sotto ricatto politico. Certe scelte dovevano avvenire negli anni passati, quando la situazione dei conti della sanità regionale non era ancora arrivata ad un punto limite come oggi dimostrano i verbali del tavolo tecnico nazionale. A fare il loro ingresso in giunta sono due tecnici, che singolarmente stimo molto per le pregresse carriere e i traguardi raggiunti nella professione, ma che entrano in giunta tardi ed in un momento catastrofico, con una macchina amministrativa con seri problemi e spaventose voragini nei conti”.
“Il giudice Forlenza rappresenta – ha dichiarato ancora Ermanno Russo – un esempio nell’ambito della magistratura amministrativa. Saprà senz’altro imprimere una svolta al settore dei lavori pubblici, peraltro orfano di un assessore da oltre un anno. Una professionalità ed una risorsa, quindi, che si poteva impiegare molto prima, con risultati sicuramente migliori di quelli che oggi possiamo constatare”.
“Stesso discorso vale per il professor Mario Santangelo, che ha già ricoperto egregiamente questo ruolo qualche consiliatura fa e della cui competenza sono testimone diretto, essendo stato io suo collega in giunta quando ero assessore, tra l’altro, anche alla Ricerca scientifica. Tuttavia, il tempo negherà l’impegno e i risultati che Santangelo saprà sicuramente raggiungere, visto il brevissimo tempo che ci separa dalla chiusura della legislatura. La sua è una nomina di facciata, di immagine, perché ogni sforzo, che pure ci sarà e sarà di certo encomiabile, verrà di fatto vanificato da una corsa contro il tempo. Non posso tuttavia esimermi, tenuto conto degli alti profili in campo, dall’augurare buon lavoro ai nuovi assessori regionali”.