San Giuseppe Vesuviano - L’area è quella del mercato domenicale completamente coperto di rifiuti. In quel posto vi stazionano i nomadi sangiuseppesi e solo loro a mantenere pulita una parte dello spazio. La foto è eloquente, mentre fuori campo adolescenti fanno scuola guida con i motorini fra enormi cumuli di rifiuti.

Da Comune arriva un assordante silenzio sulle pessime condizioni in cui versa l’area della fuera domenicale. Dell’assessore al commercio non si hanno notizie.

Il nostro amico nomade ci dice:”Io cerco di tenere pulito intorno ai camper perchè abbiamo i bambini, ma i rifiuti sono tanti, troppi. Poi la domenica sera è il caos, decine di auto con ragazzi si incontrano, complice il buio e lasciano a terra di tutto: fazzolettini, avanzi di cibo ed altro. Spesso non faccio uscire i  miei figli perchè è pericoloso. Il lunedi vengono a pulire ma ammassano tutto il materiale in grandi cumuli, mentre i furgoni trasportano i rifiuti nei grossi camion parcheggiati nel piazzale. Quando vanno via lasciano molta spazzatura a terra che sarà ritirata il martedi insieme ai cumuli.”

Sconvolgente. Scene di questo genere sono tipiche dei Comuni nei Paesi del quinto mondo, non dove ci si atteggia a sedere fra i grandi del pianeta. Qui la gestione dei rifiuti non è mai stata considerata una priorità, solo il mezzo per collocare lavoratori e fornire il pretesto per appalti ed incarichi. Eppure i cittadini pagano 10 miliardi delle vecchie lire per questo servizio. Chissà se a gestire il servizio fosse il nostro amico nomade, quale sarebbe il risultato.

                                                                                    Mimmo Russo