San Giuseppe Vesuviano - Il Comune chiede aiuto alle associazioni di volontariato per far decollare la raccolta differenziata. All’incontro, nell’aula consiliare, presente la nuova ditta appaltatrice del servizio rifiuti, il consorzio Gema di Pagani.

Per le associazioni presenti la Caritas con Raffaella Miranda, le ACLI con Flaviana Cozzolino, Ambiente 21 con Luigi Acquaviva e Mimmo Russo per I Ricicloni e Azione Civile.

Scopa, ufficio tecnico, informa: “il 70% delle famiglie hanno ritirato il kit con i codici a barre, che è ancora in via sperimentale in solo due zone del comune. A dicembre 2008 abbiamo raggiunto il 48% di differenziata, trend in discesa a febbraio. L’isola ecologica dovrebbe essere pronta fra 6/7 mesi, ritardo causato dalla burocrazia. Chiediamo alla luce di ciò un’aiuto alle associazioni presenti sul territorio per aumentare queste percentuali.”

Ferraro, ufficio ragioneria,  chiede maggior controllo verso gli extracomunitari, mentre il capitano Rosati fa dei distingui fra le varie etnie presenti sul territorio, ma chiede fortemente l’isola ecologica per frenare ” sacchetto selvaggio” perchè attualmente l’unico argine sono i vigili urbani.

Zito della Gema ha notato in questi pochi giorni che sul nostro territorio convivono realtà di eccellenza e cittadini totalmente indifferenti, chiede urgentemente l’isola ecologica ed è scettico sull’attuale funzionamento del bar-code.

Luigi Acquaviva di Ambiente 21 e Raffaella Miranda per la Caritas chiedono una maggiore partecipazione sia delle associazioni che dei cittadini e che questi incontri non siano sporadici. Si associa anche la professoressa Piro che chiede agli amministratori di adottare una cultura del bello per educare le giovani generazioni. Molto decisa Flaviana Cozzolino delle ACLI che chiede soluzioni operative e non sterili incontri.

Il vicesindaco Santorelli chiede di avere più cura nel prelevare i vari materiali selezionati dai cittadini. Si lamenta anche lui degli stranieri che non sono coinvolti nella differenziata e che stazionando in piazza tutte le mattine lasciano rifiuti ed escrementi nei giardinetti. Dimenticando che se vi fossero dei contenitori e dei bagni pubblici, forse, vi sarebbe meno degrado. Curioso che i politici presenti chiudano i loro interventi sempre con una richiesta di proposte da parte delle associazioni, come se in questi tre anni di disastro loro fossero stati su Marte e non a capo dell’amministrazione.

Dopo tre anni di tentativi i nostri apprendisti stregoni tentano la carta del coinvolgimento delle associazioni, che con le elezioni alle porte puzza di interesse. Nessuna politica di riduzioni dei rifiuti è stata portata avanti da questa amministrazione ma sempre un continuo scaribarile verso altri delle proprie responsabilità. Unica certezza è l’aumento della Tarsu del 50/60%.

Resta comunque importante parlare di raccolta differenziata e di coinvolgimento di quante più persone possibile. Una nota stonata: l’assenza del sindaco.

                                                                                                  emmerre