Ottaviano - Mario Iervolino, classe 1960 in politica dal 1985, eletto sindaco 5 anni fa con uno scarto di 300 voti sul candidato del centro destra D’Ambrosio, ha sciolto la riserva dimettendosi dalla carica di coordinatore del circolo del Pd di Ottaviano. Aprendo, così, la sua campagna elettorale.
Tutti ad Ottaviano sapevano che il vero mattatore di queste amministrative era Mario Iervolino, ma lui un poco per carattere ed un poco per calcolo politico, aveva tenuto gli elettori con il fiato sospeso fino a ieri. Da oggi è un fiume in piena a puntualizzare le opere realizzate dalla sua squadra di governo: strade, pubblica illuminazione, scuole, risanamento del bilancio, ma il suo cavallo di battaglia è la trasparenza.
E puntualizza: “negli ultimi tempi i miei predecessori sono stati mandati a casa forzatamentre, dalla magistratura, io ho chiuso il mio mandato alla scadenza naturale senza che un solo atto sia sotto osservazione. Inoltre la mia battaglia al consorzio cimiteriale ha ricevuto il plauso del commissario prefettizio con l’approvazione del bilancio. Tutto questo in un territorio che vede i paesi limitrofi o sotto la lente della magistratura o in guerra nei tribunali, oppure incapaci di governare per faide interne. Noi ad Ottaviano abbiamo sperimentato il bilancio partecipato”.
Sindaco, con quante liste pensa di concorrere? “E’ prematuro parlarne, sicuramente tutte le anime del centro sinistra ottavianese vorranno essere rappresentate più molti esponenti della società civile vorranno dire la propria opinione” . Questo non è in contrapposizione alla politica di semplificazione voluta dal Pd nazionale? “E’ vero, ma vorrei correre per vincere”.
L’unico vero avversario di Iervolino, è Giovanni D’Ambrosio, esponente del centro destra locale. Già sindaco di un’amministrazione sciolta d’autorità dal ministro dell’Interno, ma al termine dell’inchiesta furono tutti assolti. In realtà sono gli esponenti di due modi di fare politica: uno per la trasparenza e il rispetto delle regole, Iervolino, l’altro per una politica populista e di immagine, D’ambrosio. La partita è aperta, speriamo che gli elettori scelgano il migliore.
Mimmo Russo