Ottaviano - Quest’oggi, alle ore 17, presso il Circolo “Armando Diaz”  ci sarà la presentazione alla cittadinanza del ciclo di conferenze “Oriente dov’è il tuo Occidente?”. Mirate al superamento ragionato dei preconcetti delle barriere culturali, del pregiudizio e il riconoscimento dei ruoli e la valorizzazione … per lo sviluppo della persona.

Introduce: prof. Francesco D’Ascoli. Interverranno: prof. Hassan Farghal Reefat; dott.ssa Stefania Bruno; prof. Maurizio Stella; avv. Francesco Gentile; dott. Costantino Maria Casilli dott.ssa Simona Vitale .La cantante Naila allieterà l’evento e al termine sarà offerta della pasticceria araba.

Il ciclo di conferenze che il Circolo “A. Diaz” e l’Associazione “Open Forma Mentis” organizzano nella prossime settimane a Ottaviano intende offrire la possibilità di confrontarsi con modelli mentali aperti e scevri da pregiudizi e limiti, di conoscere culture vicine e lontane, è teso ad attivare o rafforzare le potenzialità sopite in ciascuno.

La società necessita di professionisti e uomini pienamente consapevoli del proprio ruolo e delle responsabilità ad esso connesse, fortemente motivati a contribuire, attraverso l’operato quotidiano, alla corretta formazione degli altri cittadini, trasmettendo loro i modelli di comportamento e le coordinate mentali più adatte allo sviluppo umano. Il ciclo di incontri mira a fornire ai fruitori spunti di riflessione mediante i quali sgretolare i propri pregiudizi e comprendere il concetto di valorizzazione dei ruoli.
Il risultato complessivo sarà l’acquisizione di una nuova forma mentis, di un metodo più sereno per rapportarsi a se stessi e agli altri, così da poter attingere a nuove energie anche nell’individuazione e risoluzione di problematiche di ordine pratico (potenziamento del problem solving).

Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: Conoscenza del Sé; individuazione e superamento dei propri preconcetti; Definizione e valorizzazione del concetto di ruolo nella società attuale; La conoscenza dell’Altro: impariamo ad ascoltare per saper conoscere; La diversità come stimolo alla ricerca del sapere;Alla scoperta del vivere pacifico: educazione al rispetto reciproco delle libertà fondamentali; La serenità interiore come base dell’operatività.