San Giuseppe Vesuviano - L’isola ecologica, secondo il decreto Ronchi, è il primo passo per avviare una seria raccolta differenziata. E’ uno spazio chiuso, ove dei volontari gestiscono i rifiuti portati dai cittadini depositandoli in grossi cassoni che una volta pieni saranno consegnati alle piattaforme di smaltimento avviando cosi i rifiuti ad un ciclo di riciclaggio. Meglio è la separazione all’inizio della filiera, migliore sarà il prodotto finito.

IL  primo marzo 2006 il sindaco Ambrosio diede il via alla raccolta differenziata, spinta con il porta a porta, pensando che i sangiuseppesi in 24 ore si sarebbero educati al 100% al nuovo registro. Fu una Caporetto. Il grosso dei cittadini non partecipò. Chi per ignoranza e chi per cattiva volontà, resta il fatto, a quasi tre anni,  tonnellate di rifiuti restano a terra e viengono prelevate in modo indifferenziato.

L’amministrazione Ambrosio 2, appena insediata promise sia “l’isola ecologica” che il sito di trasferenza (il luogo ove l’indifferenziato viene stoccato nei momenti di emergenza) per marzo 2008, appena il piano della raccolta differenziata fosse stato approvato. Poi si disse che a causa della burocrazia regionale il termine slittava a settembre o al massimo a dicembre 2008.

Oggi l’ufficio ambiente chiarisce che forse neppure per fine 2009 avremo l’opera disponibile, sempre a causa della burocrazia regionale. Nel frattempo nel sito scelto, in via Vasca al Pianillo, sono ammassati i materiali edili della ditta che sta facendo i lavori di fognatura delle strade.

Sorge il dubbio che l’opera sia rallentata dal fatto che nella zona i residenti non vogliano alcun sito con i rifiuti, visto che la gestione del deposito dei camion per i rifiuti è un poco più a monte. Ma avere l’isola ecologica è determinante per il funzionamento della raccolta differenziata. I Comuni, però, sono deresponsabilizzati dalla gestione commissariale, che provvede comunque a ripianare ogni problema inviando i militari quando si va in emergenza. La gente idem, è indifferente al fatto che i loro amministratori hanno le idee assai poco chiare in fatto di ambiente e salvaguardia della salute.

                                                                                      Mimmo Russo