San Giuseppe Vesuviano -“…alle falde del Vesuvio sta nascendo una nuova maniera di fare arte”(Gino Grassi). “…un pittore vesuviano di rara eleganza e bellezza” (da una collettiva romana di pittura). “..il contributo tutto particolare di un ritorno alla pittura”. (Filiberto Menna). “…la sua pittura fine e interessante” (Giulio Carlo Argan). “…novatore di grande interesse si mostra il Franzese” (Raffaello Biordi).
Potremmo continuare all’infinito ed elencare gli elogi che i più importanti critici hanno speso per l’arte di Luigi Franzese. Ma sarebbe per noi tutto fin troppo facile e scontato. Il difficile, però, è descrivere e trasmettere agli altri cosa veramente ci inietta ammirare l’arte di questo nostro valente conterraneo.
E noi questo vogliamo fare, da piccoli cronisti quale siamo vogliamo rendere giustizia all’opera di un grande artista vesuviano. Franzese mostra giorno dopo giorno di avere la sua, la nostra terra infuocata scolpita dentro. Chi non conosce la sua arte non sa cosa si perde, chi si avvicina per la prima volta ad ammirare una sua opera rimane estasiato, affascinato dai colori, dalle mescolanze di calore. E’ come poggiare una candida mano sulla pietra infuocata dal calore della controra nei pomeriggi d’estate. Noi giuriamo che Franzese è un artista vero. Con la A maiuscola, che rappresenta la quintessenza di questa parola oggi toppo spessa abusata e dai mass media appioppata anche a chi non lo meriterebbe affatto. Franzese è un artista vero perché come ogni grande artista vive tutti i ciclici conflitti di chi vorrebbe fuggire via dalla sua terra, che invece lui mostra, attraverso i suoi quadri, di amare profondamente.
Il suo modo di essere lo fa apparire sfuggente, timido, quasi intollerante e, invece la sua pittura ci narra quanto lui sia in grado di essere caloroso, affettuoso, amorevole. Lui non è un bravo imbonitore che sa vendere il prodotto, non è un pittore su commissione, è uno spirito libero, una mano sciolta. Proprio per questo, ne siamo certi, il filone della sua miniera artistica sarà inesauribile. Luigi Franzese è nato 54 anni fa a San Giuseppe Vesuviano dove vive in simbiosi con il Vesuvio dal quale trae, utilizzando con perfezione cromatica, i colori e anche i materiali per le sue opere, tanto da rappresentare oggi una delle più importanti e innovative espressioni della pittura italiana. Innumerevoli e di grosso spessore le mostre e le personali alle quali Franzese ha preso parte. Non stiamo qui ad elencarle. Per chi ci legge basti pensare che una sua opera il fondale del monumento sacro della chiesa S.Maria la Pietà di San Giuseppe Vesuviano.
Il nostro più viscerale desiderio è far si che Franzese esponesse di più, che il grande pubblico raggiungesse le sue opere, che un’antologia desse la giusta dimensione del suo immenso talento.
Franzese stasera sarà al Complesso Monumentale di S. Maria in Cosmedin a Roma, lì invitato dall’Associazione Musicale “G. Carissimi” e dall’Unione Artisti. Nel corso della serata si esibiranno anche il duo nostrano Michele e Tobia Avino della “Tammorra Vesuviana”.
Leonida Ambrosio