S.Giuseppe Vesuviano - Il primo marzo del 2006 sarà ricordato come la data della disfatta nella storia di questo paese. Quel giorno partiva la raccolta differenziata, e forse nessuno poteva immagginare a quali tremende conseguenze avrebbe portato sulla convivenza civil dei sangiuseppesi! Dopo ventuno mesi di scempi ambientali, incendi e scarichi abusivi di ogni natura, sembra che la situazione si sia alquanto stabilizzata: la popolazione si disfa dei propri rifiuti utilizzando, per la maggior parte, grossi ammassi concentrati in alcuni punti viari strategici. Con buona pace di amministatori e cittadini.
Un capitolo a parte è fornito dai residenti dei civici 55 e 57 della prima traversa a destra di via Michelangelo Ambrosio, due torri con oltre 24 appartamenti ciascuna, che ammassano i propri rifiuti lontano dall’ ingresso principale (perche sul loro uscio c’è tanto di cartello di divieto! vedi foto) ma a ridosso della porta del loro vicino. Ciò comporta che il loro portone è lindo e pulito mentre quello del vicino è quasi una discarica a cielo aperto.
Qualche settimana fa’ uno di questi ammassi andò in fumo appestando l’aria per tutto il Parco Ambrosio, e solo l’intervento de vigili del fuoco contenette i danni. Come se nulla fosse successo i condomini hanno continuato nella loro opera e ieri ,grazie al mancato ritiro da parte del Comune, i rifiuti sono tristemente franati in strada, impedendo la circolazione (vedi foto).
In questo caso non si tratta più di scarsa efficienza del servizio pubblico, che è fortemente responsabile, ma di totale assenza di senso civico da parte di questi cittadini che si disinteressano totalmente dei loro rifiuti. Si pensava che con l’avvento del porta a porta si sarebbe risolto il problema del lancio dei rifiuti da parte dei residenti il civico 55, ma a ben vedere, sembra che la situazione sia peggiorata
Quando prenderemo coscienza delle nostre azioni? Quando comprenderemo che il vivere civile impone di considerare il vicino come noi stessi? Lo Stato favorisce l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso il servizio civico, bisognerebbe mandare un’intero plotone, di questi giovani, al civico 55 e 57 del Parco Ambrosio, per un corso intensivo di educazione civica.
Mimmo Russo