000175531.jpgSan Giuseppe Vesuviano - I Consiglieri comunali di An, Luigi Bobbio e Vincenzo Catapano (capogruppo) hanno denunciato il responsabile dell’Ufficio Tecnico di San Giuseppe Vesuviano, architetto Domenico De Angelis, “per omissione d’atti d’ufficio”.
Bobbio e Catapano spiegano perché si sono rivolti alla Magistratura. “Lo scorso 20 giugno protocollammo diverse richieste al responsabile lavori pubblici ed urbanistica, un mese dopo pervennero alcune risposte da diversi dipendenti dell’ufficio tecnico comunale, mentre l’architetto De Angelis era in ferie. Solo in seguito e solo lo scorso 10 ottobre il predetto funzionario rispose con una nota ma senza allegare i documenti da noi richiesti, in particolare quelli della ditta aggiudicatrice della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Appalto oggetto di nota antimafia da parte dei Prefetti di Napoli e Milano. Nell’atteggiamento del responsabile dell’ufficio tecnico si notava, quindi, un forte atteggiamento omissivo, in quanto erano trascorsi da un bel po’ i famosi 30 giorni. In più di un’occasione si e’ cercato di avere un chiarimento ma il funzionario era spesso negli uffici del consulente tecnico. Solo in seguito dopo tanti tentativi siamo riusciti ad incontrare De Angelis e a fargli presente che erano passati 150 giorni e si faceva notare la sfacciata violazione del regolamento. Addirittura dopo uno scontro verbale lui aggiungeva che se fosse stato necessario si sarebbe rivolto alle Forze dell’Ordine. Cosicché, in qualità di consiglieri comunali ci recammo negli uffici del Segretario Generale, per rappresentare l’accaduto, la dottoressa Vuolsi, allora ricordò il limite di 30 giorni e ordinò al funzionario di rilasciare la documentazione richiesta”. Prot. del 06/12/2007.
“Il comportamento omissivo di questa Amministrazione comunale è causa di un’antigiuridicità latente e fortemente diffusa - hanno dichiarato Bobbio e Catapano - per tanto riteniamo opportuno che si intervenga sciogliendo questa stessa Amministrazione, per ripristinare i canoni di legalità necessari”.