Roma - La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 405677/2008) ha stabilito che è lecito scattare delle foto di nascosto alla moglie e al suo amante nel cortile di casa. Gli Ermellini hanno infatti osservato che, in tali ipotesi, non si è in presenza di una violazione della privacy e ciò in quanto, il cortile, anche se appartiene a un luogo di privata dimora, non rientra nella tutela delle norme sulla privacy a condizione che sia liberamente visibile dagli estranei.
Con questa Sentenza la Corte, confermando la decisione dei Giudici di secondo grado, ha evidenziato che la ripresa fotografica da parte di terzi, lede la riservatezza della vita privata solo se vengono ripresi comportamenti sottratti alla normale osservazione dall’esterno. Difatti, la tutela del domicilio è limitata a ciò che si compie in luoghi di privata dimora tendenzialmente non visibili a terzi.
In buona sostanza, se l’azione si svolge in luoghi di privata dimora dove però è possibile liberamente la visione dall’esterno (senza ricorrere a particolari accorgimenti), il titolare del domicilio non può accampare il diritto alla riservatezza.
(autore:studiocataldi/Cristina Matricardi)