New York – Se è vero che un podista che si rispetti non può definirsi tale se almeno una volta nella vita non ha corso i 42,195 km più belli al mondo, gli atleti della Solidarietà (San Giuseppe Vesuviano) e delle Tartarughe (Ottaviano), adesso potranno dire con soddisfazione: “Io c’ero”.
Non era importante il tempo, che pure per qualcuno degli atleti nostrani è stato di tutto rispetto, quanto, “aver assaporato una emozione unica, sensazioni indescrivibili, che sola la fatica di una maratona sa trasmetterti e quella di New York ha un fascino particolare. Vuoi per i tantissimi che vi prendono parte, vuoi per il percorso assai suggestivo, vuoi perché per noi italiani ha un sapore particolare, vedere le migliaia di spettatori disseminati sul percorso, incitare quelle maglie con la scritta ‘Italia’. Provare per credere”. E’ stato il commento unanime di coloro che il 2 novembre hanno attraversato il ponte di Verrazzano, Harlem, 5Avenue, per approdare a Central Park.
E i volti, nelle foto che pubblichiamo, trasmettono tutto l’appagamento. I loro nomi:Angelo Ranieri (3:31:41), Antonio Ambrosio (3:38:47), Luigi Ranieri (3:43:00), Arcangelo Ambrosio (4:02:20), Nando Auricchio (4:06:35), Alessio Giugliano (4:09:33), Giuseppe Miranda (4.15:00), Virgilio Casalnuovo (4.15.09), Alfonso Ammirati (4:16:39).