Oggi ricorrono quarantasei anni dall’incidente-attentato di Bascapè, quando un velivolo dell’Eni con a bordo Mattei, precipitò. Rileggere tutta la vita di questo personaggio è un bene comune che i giovani di oggi dovrebbero elaborare in proprio, visto che a scuola con i programmi rigidi e precostituiti, i professori di oggi ignoranti loro stessi dell’argomento medesimo non sono e non potrebbero essere d’aiuto. L’invito va dunque all’ultima nostra speranza. I giovani. Erano gli stessi su cui ha sempre puntato Enrico Mattei, aiutandoli da quando era lui stesso giovane ed umile verniciatore. Riuscì ad essere autodidatta, rappresentante di prodotti chimici, fondò una piccola fabbrica tuttora attiva, partecipò alla guerra di liberazione dal nazifascismo. Al termine della guerra fu nominato commissario liquidatore dell’Agip e nel mentre approfondiva tale operato si rese conto che quell’azienda non andava liquidata ma trasformata e potenziata in quanto l’Italia aveva bisogno di energia per mandare avanti il sistema Paese. E grazie al suo intuito ed alla sua caparbietà fonda l’Eni chiude contratti d’aquisto direttamente con le nazioni produttrici di petrolio, con nazioni alle quali pose le basi anche per rapporti diplomatici più forti e duraturi e l’ingresso di aziende quali la Fiat.
I problemi inizieranno quando ragionando in modo totalmente diverso dalle “sette sorelle” dello sfruttamento delle multinazionali del petrolio, chiude accordi non con percentuali del 75% alle società ma quel 75% a quei Stati che consentono all’Eni di entrare in quel mercato. Questo attirerà l’ira degli sfruttatori, e sarà la scintilla che provocherà, organizzerà, esequirà quell’attentato.
Ma si possono uccidere le persone, non le idee e quello che loro hanno costruito e lasciato a tutti noi quale esempio unico e irrinunciabile. L’azienda per la quale Enrico Mattei ha dato la vita, consente oggi a tutti noi di vivere, nonostante tutto in una nazione tra le prime industriali al mondo, consentendoci tutti i privilegi economici e sociali. Quest’azienda: ENI, ha anche il rispetto di tutto il mondo, per capacità esplorative, innovazioni tecnologiche.
Luigi Ambrosio