San Giuseppe Vesuviano - Via Pianillo una lingua d’asfalto che nell’ultimo trentennio è stata costellata da una miriade di incidenti. La strada è resa ancor più pericolosa per la sua confluenza in un incrocio dove si intersecano le periferie di San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania e Poggiomarino.
l’incrocio di via Pianillo
Quattro vie per nulla sorvegliate e dove la segnaletica stradale, sia quella verticale che orizzontale, è un optional che gli ignari automobilisti, specie quelli non locali, non possono più permettersi.
L’amministrazione guidata da Ivan Casillo, e l’allora assessore alla Viabilità, Leonida Ambrosio, fecero installare dei rallentatori di velocità. L’impianto è scomparso con l’avvento della nuova amministrazione comunale.
Frattanto l’apertura del casello sulla A3 di Palma Campania ha reso quel budello ancora più pericoloso ed impercorribile. Tanto da essere denominato “l’incrocio della Paura”. Da quando i grossi Tir ignari del pericolo attraversano l’incrocio senza fermarsi la paura si è trasformata in fobia per i cittadini.
Negli ultimi due mesi si sono registrati quattro incidenti, di cui uno mortale. Sull’asfalto è rimasta senza vita una ragazza polacca, in seguito al tremendo impatto con un veicolo proveniente dalla parte opposta, il cui ignaro conducente non ha potuto affatto evitarla. E Gaetano Boccia, fioraio sangiuseppese, e la sua famiglia sono usciti miracolosamente indenni e solo feriti, dal un tremendo impatto con mastododontico autoarticolato.
In via Pianillo bisognerebbe reinstallare i “dissuasori”, rendere la segnaletica visibile, illuminare ancor di più l’incrocio. E, soprattutto, far costruire una rotonda con senso obbligatorio di marcia. Solo così si potrà evitare di piangere altre vittime innocenti.