San Giuseppe Vesuviano - Il consiglio comunale approva il pagamento di debiti fuori bilancio per un importo pari a 900 mila euro (sic!). Si tratta di spese sostenute per lo smaltimento dell’umido, per il conferimento dell’indifferenziato e spese straordinarie per la pubblica illuminazione.
Si scopre così che mentre i rappresentanti dei cittadini (maggioranza!) leggono il giornale, in aula si delibera il pagamento, che ricade sul groppone dei cittadini, di spese per le quali, come sentenzia il consigliere Catapano, “non esiste uno straccio di documentazione, eppure una spesa fuori bilancio prevederebbe un’ordine di servizio, una fattura e la relativa relazione del capo ufficio responsabile. Qui, invece, siamo di fronte a fatture cumulative, senza che nessuno ci spieghi perchè pagare questi soldi”. Per Scopa, responsabile dell’ufficio ecologia, “abbiamo fatto una transazione, ci hanno fatto lo sconto del computo degli interessi, abbiamo fatto lo stesso anche con gli altri due capi”. Non dice nulla sulla regolarità procedurale.
Poi, si scopre che l’amministrazione comunale e “assai lesta a pagare, per oscuri motivi (Catapano) prima le transazioni finanziarie e poi i cittadini che hanno vinto una causa contro di esso (all’ordine del giorno vi sono 10 sentenze passate in giudicato che aspettano, ndr), mentre poi si impegola in una causa con l’ex gestore del servizio ambiente, la SAI, che maldestramente costa alle casse comunali oltre 700 mila euro. Un’assurda politica dei due pesi e due misure”. L’amministrazione dimostra di essere particolarmente avvezza alle transazioni. E… i cittadini pagano!