San Giuseppe Vesuviano - Il comandante della Polizia locale, Salvatore Coppola, dopo 40 anni di servizio ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti d’età. Se l’esordio, quando nel 1968, da giovanissimo graduato dell’esercito, raggiunse da Somma Vesuviana, suo paese d’origine, San Giuseppe Vesuviano, lasciava presagire una grande voglia di fare, i fatti, poi, lo hanno indotto a limitarsi alla gestione dell’ordinario. Dalla parte di Coppola ci sarebbe la giustificazione che per uno “straniero” non è facile operare in un ambiente come quello locale. Con indigeni dal carattere e dal modo di fare particolare, specie quando a rappresentarli si sono succeduti amministratori non inclini al bene della collettività. Insomma, un incarico per coraggiosi. L’impavidità, comunque, è una dote che si ha innata, non si acquista dal pizzicagnolo.
Alla festa d’addio molte le assenze registrate, tra le fila stesse degli agenti della polizia locale, tra i politici, le forze imprenditoriali e sociali del paese. Ai più forse non è andato a genio il troppo “ligio al dovere” di Coppola, che, specie negli ultimi anni, ha sottoscritto una serie infinita di richiami ai suoi subalterni. Destinatari quasi sempre gli stessi agenti, per i quali si sono spalancate le porte alle censure. Le ultime Coppola, nel momento del congedo, le ha affidate ad un suo “fido” subalterno per il protocollo. L’ amministrazione comunale ha voluto così ringraziarlo, dopo averlo in tutta fretta spedito in pensione, tributantogli una marcetta, che i più hanno giudicato “piuttosto funerea”. Comunque a Coppola vanno fatti gli auguri di una buona pensione
Questo, però, è già il passato. Il presente é un comando della polizia locale affidato momentaneamente al tenente Ruggiero Rosati, sangiuseppese, persona mite, non incline ai conflitti, ma con tanta esperienza sul groppone. Dovrà traghettare il corpo fino alla nomina del prossimo responsabile del servizio. Nomina che avverà, come usanza in questi paraggi, con l’intuito personale del capo dell’amministrazione comunale. Vale a dire che, per esempio, un tale Ciro Esposito, o Mario Rossi o Giuseppe Bianchi, che dovrà assumere un incarico così importante, sarà esentato dal passare il giudizio di prove d’esami.
Forse qualcuno ritiene al momento prematuro indire un concorso pubblico per il nuovo comandante della polizia locale di San Giuseppe Vesuviano. Perché anche l’Esposito, sempre per esempio, potrebbe avere solo un ruolo di traghettatore. In attesa di chissà quale grande comandante!