San Giuseppe Vesuviano - Una cosa è certa il senatore Bobbio ancora non si vede. Eppure la sua presenza sarebbe importante durante gli sparuti consigli comunali. Specie se si pensa che per la maggioranza tutto è tranquillamente pianificato, fino a fine mandato, e l’opposizione boccheggia, grazie alla presenza di innumerevoli equivoci.

Andiamo per ordine il magistrato Luigi Bobbio venne portato alla candidatura  a sindaco alle elezioni comunali nel maggio 2007 dal gruppo di Alleanza nazionale di San Giuseppe Vesuviano, dopo la spaccatura tra l’attuale sindaco Antonio Agostino Ambrosio e Vincenzo Catapano (An), con una unica grande  missione ”ripristinare la legalità in città “. Durante la campagna elettorale il senatore aveva ingenerato nei cittadini tantissime speranze di cambiamento. Le accuse verso l’attuale sindaco diventavano sempre più pesanti fino a fare intendere, in caso di elezione di Ambrosio, lo scioglimento del consiglio comunale. E in caso di sconfitta Bobbio prospettava che la sua missione nel ripristinare la legalità in città sarebbe proseguita dai banchi dell’opposizione.

C’è chi si è chiesto: “Bobbio? Chi l’ha visto?” Dimentichi che altri pur essendo paesani in consiglio comunale lo stesso non ci vanno e se sono presenti hanno poca propensione all’opposizione vera. Ciò non giustifica in alcun modo che un consigliere comunale se impossibilitato ad essere presente nella massima assise cittadina, non possa avere il buon senso di passare la mano. Bobbio ha i suoi impegni, è giusto che impieghi il suo tempo per faccende nazionali. Senza voler cadere nella retorica che, “il paese è del paesano”, ci piace ricordare che subito dopo il senatore di Castellammare di Stabia, in lista ci sono una sfilza di professionisti seri e preparati, tra i quali Tommaso Andreoli, Luigi Miranda …

Proprio perché l’opposizione è ridotta all’osso: AAA cercasi consigliere comunale che abbia il tempo per contribuire a fare una opposizione dignitosa alle azioni di questa nefasta maggioranza.