Milano - Accadono anche queste cose: Renzo Bossi (figlio del grande leghista) non sa che la bocciatura rimediata lo scorso luglio alla maturità scientifica forse non lo costringerà a ripetere l’anno. Prontamente le fonti ministeriali, precisano: «la vicenda sarà riesaminata ». Il figlio del leader leghista contro la bocciatura aveva presentato ricorso al Tar. Nessuno in famiglia aveva digerito la batosta, lo stesso Bossi era pubblicamente intervenuto sull’argomento parecchie volte: «Non è possibile che un ragazzo possa essere massacrato agli esami soltanto perché ha portato una tesina su Carlo Cattaneo». Le sortite erano quasi sempre accompagnate da vivaci attacchi a Mariastella Gelmini. Al punto che la giovane ministro è stata “consigliata” dal suo Cavaliere di correre in quel di Gemonio per chiarirsi una volta per tutte con il leader padano. Ma ora, che è successo? Seguite con attenzione!!!
Il Tar ha accolto il ricorso disponendo la replica dell’esame? A sentire il collegio Bentivoglio, non è proprio così. «Il prossimo 13 ottobre - spiega il rettore, don Gaetano Caracciolo - è stata riconvocata dall’ufficio scolastico regionale la stessa commissione che aveva a suo tempo esaminato il giovane Bossi».
Per fargli ripetere l’esame? «Sarà la commissione a dover decidere il da farsi. Ma non so bene come funzioni: è un caso che, almeno da noi, non si era mai verificato». In realtà, il Tar della Lombardia ancora non si è pronunciato. È accaduto invece che il ministero abbia voluto «autotutelarsi ». Ove per autotutela si intende la facoltà di un’amministrazione di correggersi qualora si accorga di aver commesso un errore. Spiegano infatti da viale Trastevere che «così come accade in molte altre situazioni », (non si hanno notizie in merito a ricorsi di studenti bocciati e la pronta riconvocazione di una commissione d’esami!), la direzione regionale ha esaminato il ricorso e «preso atto delle illegittimità segnalate».
Appunto in sede di autotutela, «la direzione ha riconvocato il presidente e l’intera commissione per procedere all’esame di tutti i profili di illegittimità prospettati nel ricorso e assumere i provvedimenti conseguenti». Quali siano, non si sa: «Non si può dire prima del riesame». Ad ogni buon conto, la commissione in luglio bocciatrice e dal 13 ottobre riesaminatrice di se stessa, non sarà lasciata sola: «La direzione dell’Ufficio scolastico nominerà un ispettore che seguirà lo svolgimento delle operazioni da parte della commissione. E preparerà una relazione sulla legittimità delle procedure adottate».
Scommettiamo che il bravo Bossi jr sarà promosso e qualche professore che lo ha esaminato farà la figura del fesso? Si, certamente dovrà succedere questo. In quanto non si può bocciare il figlio del capo del leghismo, facendolo passare per un’ignorante. In futuro male che vada è sempre pronto un posto come deputato della Lega. Ma tutto questo va visto come un bene per i tanti ragazzi che ogni anno vengono bocciati in quanto a torto o ragione potranno fare ricorso al TAR (il chè ha un costo notevole), perchè il caso del Bossi jr. crea un precedente. La Gelmini Mariastella è avvisata.
Luigi Ambrosio