San Giuseppe Vesuviano - La Legge 104 all’art.3, comma 3, concede agevolazioni ai diversamenti abili per la circolazione con auto privata, come il sostare in appositi spazi contrassegnati da strisce gialle. A causa degli spazi ridotti nei centri urbani e delle limitazioni al traffico (ZTL, targhe alterne, etc.) il codice della strada autorizza persino la sosta senza il grattino sulle strisce blu o addirittura in divieto di sosta (nel caso che il veicolo non intralci la circolazione).

Purtroppo fatta la legge, scoperto l’inganno. Basta avere in famiglia un’anziano con determinate patologie e grazie alla succitata legge 104 si può chiedere al Comune il rilascio dell’autorizzazione alla sosta, che è strettamente personale e legata al portatore di handicap e viene rilasciato intestato al veicolo solo se quest’ultimo è dotato di speciali attrezzature. Quindi i cittadini devono sapere che se il veicolo è lasciato sulle strisce blu senza il grattino, con il bollino in evidenza ma senza il titolare dell’autorizzazione, incorrono nelle sanzione dell’art.188 del codice della strada, che prevede: multa da 30 a 250 euro, due punti di penalizzazione sulla patente, il ritiro dell’autorizzazione per una settimana.

Da quanto il Comune di San Giuseppe Vesuviano ha adottato il piano traffico (!), è stato tutto un fiorire di autorizzazioni per diversamente abili sui parabrezza, sia di utilitarie che auto sportive. Basta andare la domenica su via Auricchio (vedi foto ) e notare che su cinque veicoli sulle strisce blu ben tre hanno il bollino esposto, senza parlare di piazza Elena D’Aosta dove quasi una ogni tre espone il bollino rosso del Comune. La situazione non migliora nelle altre strade provviste di sosta a pagamento.

Chi scende da questi veicoli “autorizzati” difficilmente è titolato ad autorizzazione ai sensi della legge 104. Trattasi di attempati signori con consorti ingioellate la domenica mattina, noti manager pubblici e privati che lasciano puntualmente le loro berline sempre nello stesso posto e infine giovanotti alla guida di auto alla moda abbandonate dove capita.

Responsabile di questo andazzo è il comando della Polizia locale, che ad intermittenza interviene verso quei poveri automobilisti che lasciano il veicolo senza esporre “l’odiato grattino”, mentre non muove un dito verso chi, notoriamente, approfitta di leggi sacrosante che dovrebbero agevolare chi è più sfortunato di noi. Va inteso che questo malcostume non è una prerogativa sangiuseppese, ma tocca tutta l’Italia da nord a sud. Eclatante fu la foto di un settimanale che ritraeva il comandante dei vigili di Roma alla guida di una lussuosa Alfa Romeo con il bollino di un cittadino morto da tempo.

Il tenente Caldarelli, interpellato sul perchè una pattuglia di vigili, al suo comando, composta da 4 elementi in piazza Garibaldi fosse intenta a fermare i veicoli di passaggio e non intervenisse verso coloro che contemporaneamente sostavano sul lato sinistro della piazza (oltre 60 veicoli) rispondeva laconico, ” facciamo quello che possiamo, adesso interveniamo sui veicoli in movimento, dopo ci indirizzeremo verso altri servizi”. Campa cavallo che l’erba cresce.