Qualsiasi altra categoria di lavoratori avrebbe fatto di tutto per salvare la propria azienda. I piloti, assistenti di volo ecc NO! E’ la tipica arroganza italica, alla quale questi signori sono stati allevati. Allevati ad avere tutto e subito, e possibilmente anche il contrario di tutto. Una compagnia di bandiera portata allo sfascio con la responsabilità di tutti, nessuno escluso. Ricordo che in momenti di crisi piloti di compagnie come la Lufthansa si sono autoridotti gli stipendi del 20% pur di far vivere la propria compagnia. Altre come l’Irlandese Aer Lingus sono diventate low cost e si sono salvate. Tante si sono accorpate e sono diventate ancora più competitive.
I “nostri soloni” dell’Alitalia dopo anni di privilegi unici al mondo tali da essere paragonati solo ai deputati, sempre italiani, oggi in una situazione di sfascio economico mondiale, si permettono il lusso di dire no ad accordi per poter salvare il posto di lavoro che avrebbe consentito agli stessi di usciere dal tunnel di anni di gestioni allegre e banditesche, con la complicità di menager intenti ad arraffare soltanto stipendi stratosferici e stock options garantite anche con la compagnia in forte perdita, non da ultimo quel presidente Alitalia liquidato, in modo vergognoso con 8milioni di euro, un modo come un’altro per ringraziarlo per aver contribuito all’inizio dell’affossamento della compagnia.
Ecco, tutto questo è lo specchio di un sistema-Paese lasciato allo sbando. Dove tutti si sentono professori: sindacalisti, dipendenti, politici, ecc. e nessuno ha l’umiltà di lavorare in silenzio. Ma si sente solo il rumore dell’arroganza! Avanti così diamo questi esempi alle future generazioni, le quali a loro volta non potranno che far peggio, visto i “maestri unici” a cui attingono!!!
Luigi Ambrosio