San Giuseppe Vesuviano - “Sedi comunali pericolose per la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei cittadini e non rispondenti alle vigenti normative in materia”. L’accusa pesante è del gruppo consiliare di Alleanza nazionale, il cui capogruppo, Vincenzo Catapano, ha firmato un lungo e dettagliato dossier inviato alle autorità competenti. E’ chiesto a “Ministri dell’Interno e del Lavoro, a Prefetto, alle associazioni sindacali, all’Inail e all’Inps, una diretta responsabilità, per la parte di competenza, di tutti gli infortuni, inconvenienti igienico-sanitari, malattie contratte in servizio, compresi i casi di mobbing che si verificheranno nelle sedi del Comune di San Giuseppe Vesuviano”.
Il dossier di An elenca una lunga serie di inosservanze: che vanno dalle continue sostituzioni per bruciature, dei contatori da parte dell’Enel, alla quale le casse comunali sono avvezze a pagare salatissime bollette per l’illuminazione. Si continua con la quasi inesistenza nelle sedi comunale di scale anti-incendio, di porte taglia-fuoco, di alcun tipo di impianto anti-infortuni.
Si continua con la preoccupazione che quotidianamente tra dipendenti, amministratori e pubblico, almeno cinquecento persone sono stipate nella casa comunale di piazza Elena D’Aosta, così come in pochi metri quadrati sono costretti a lavorare anche cinque dipendenti. Molti locali non sono dotati di servizi igienici, ne di finestre o aspiratori. Così come gli agenti della Polizia locale sono mandati in strada senza i dovuti accorgimenti per la salvaguardia della loro salute. Accade lo stesso per gli operai comunali che lavorano senza alcuna dotazione dei sussidi prescritti dalla normativa. In tutto questo nessun dipendente è a conoscenza delle più elementari norme di rianimazione e pronto soccorso, come prevedono da anni appositi corsi obbligatori.
Catapano, in modo dettagliato, rincara la dose. “Nei locali comunali, dove il lericume e il sudiciume regnano sovrani, non si effettua nemmeno la raccolta differenziata dei rifiuti. Addirittura alcuni uffici sono ubicati in abitazioni private, sono a norma? Epresentano insormontabili barriere architettoniche per i portatori di handicaps. Non ultimi i casi di malattie tumorali e nervose registratesi tra i dipendenti comunali. Per questo si chiede l’acqisizione dei certificati di collaudo, agibilità, destinazioni d’uso, igienico sanitarie, ecc.”.
Come dire se questo fosse il quadro offerto da chi è deputato ad amministrare non sarebbe affatto un buon esempio per i cittadini!