nube_nera.jpgSan Giuseppe Vesuviano - Sono andati a fuoco due negozi in via Passanti, località Casilli. Non sono bastate otto autopompe per avere ragione del fuoco, che talmente forte ha mandato in cenere addirittura i solai. Basti pensare che San Giuseppe Vesuviano non è stata mai dotata nelle strade di bocche antincendio, di qui la continua spola dei vigili del fuoco.

 Le fiamme, secondo la prima ricostruzione delle squadre provenienti da Nola, avrebbero cominciato ad alimentarsi intorno alle ore 5 di questa mattina nel nogozio di scarpe gestito da cinesi. A proposito il gestore al momento si è reso irreperibile. Di qui il fuoco, alimentato dai prodotti sintetici di produzione cinese, altamente infiammabili, si sarebbero propagati in breve nell’adiacente store di detersivi, avvolgendo in un batter d’occhio i prodotti chimici contenuti nella plastica. Le alte lingue di fuoco, indomabili per almeno sei ore, hanno piegato la resistenza dei solai che sono crollati fortunatamente senza fare feriti.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco di Nola è intervenuta da Napoli anche una squadra del Nucleo Batteriologico Chimico e Radiazioni, proprio perchè il fuoco che ha divorato prodotti speciali ha alzato colonne di fumo nero e acre e prodotto una nube altamente inquinante, quindi l’incendio andava prontamente circoscritto per evitare ulteriori problemi agli abitanti della zona.

Zona che è andata in tilt per il traffico caotico che è venuto a crearsi fin dalle prime ore del mattino. Anche perchè la polizia locale ha fatto quel che ha potuto ma senza un piano alternativo e la pronta istituzione di sensi unici in via Passanti, via S.Maria la Scala, col passare delle ore tutto il paese è andarto in tilt fino alle ore 17 circa.

Si sono registrati malori da parte di una decina di cittadini abitanti nella zona, probabilmente perchè hanno inalato miasmi provenienti dal fumo acre e nerastro sprigionato dalle fiamme. Allertato anche l’ufficio tecnico del Comune di San Giuseppe Vesuviano, secondo i primi rilievi agli edifici adiacenti, per precauzione, cinque famiglie sono state costrette ad evaquare dalle proprie abitazioni, cittadini ai quali si dovrà trovare una sistemazione.

Nei primi convulsi momenti dell’incendio ha rischiato la vita la figlia la figlia del proprietario dello stabile, avendo preso alla leggera il funo che andava rapidamente diffondendosi per i piani. La ragazza è stata salvata dall’intervento del fratello accorso nella sua camera da letto seguito dal cane, un meticcio di cinque anni. E’ stata povera bestiola a rimanere intrappolato e poi trovato morto a causa dei fumi velenosi sprigionatisi dall’incendio.