San Giuseppe Vesuviano - Il 4 agosto 2008 il Comune ha avviato la distribuzione delle nuove buste e del nuovo calendario per la raccolta differenziata presso i locali siti in piazza Elena D’Aosta (fianco Posta), l’ufficio è aperto dalle 9,00 alle 12,30 il martedi, giovedi e venerdi e dalle 15 alle 18,30 il lunedi e mercoledi. La fila è assicurata perchè sono solo due gli addetti. Per ritirare il kit, composto da bollini con codice a barre per secco, umido, plastica e carta e relative buste colorate, occorre il titolare della bolletta Tarsu con carta d’identità, in caso contrario delega con modulo da ritirare presso l’ufficio più copia del documento del delegante e del delegato. Tanta burocrazia, manco si trattasse di ritirare una vincita al Superenalotto. Come sono lontani i tempi di marzo 2006 quando avvenenti signorine ci hanno consegnato il kit fino a casa spiegandoci cosa mettere dentro, regalandoci sorrisi ed una bellissima lettera del sindaco. Che peccato questi tagli al bilancio!

I problemi si notano un minuto dopo la consegna delle buste. Il kit dovrebbe essere sufficiente per tre mesi, quindi 12 settimane. Per la carta e la plastica bollini e buste corrispondono ad un periodo di sei mesi. Per l’umido mancano 18 buste e per il secco solo 26! Gli addetti rispondono “no problem, quando avete finito le buste venite qui e vi daremo l’aggiunta”. Inutile chiedere di farlo adesso, sono irremovibili.

Fra i concittadini in fila un’arzillo vecchietto domanda a cosa serva il bollino sulla busta, gli viene risposto che il Comune si sta attrezzando per passare da Tarsu a Tia e in più è un controllo per chi lascia i suoi rifiuti per strada e lui di rimando: “… e che so’ fesso, prima metto il bollino e poi la butto per strada?” .La risposta provoca l’ilarità generale. Nella sua semplicità il nostro vecchietto ha centrato il problema: l’intera operazione messa su dall’amministrazione è solo di facciata, siamo appena usciti da un’emergenza terribile, lo stesso sistema delle discariche del commissariato potrebbe implodere da un momento all’altro, non abbiamo l’isola ecologica, del sito di trasferenza nemmeno l’ombra e ci si lancia in questa operazione complessa sia da gestire che da mantenere nel tempo.

Si era tanto sperato nel nuovo piano per la differenziata, approvatoci dal commissariato come uno dei migliori, in quattro mesi era riuscito a riempire un gap forse decennale, ma pastoie burocratiche, un bilancio dissestato, politici al comando che avevano già dato prova di grande incompetenza e si è arrivati alla data del 4 agosto. Cittadini in fila per ore, scarsa informazioni, attrezzature insufficienti e ciò che è più grave nessun regolamento che impone ai cittadini di mettere i bollini ed agli operatori di intervenire giornaliermente sui cittadini inadempienti.

In breve tutto continuerà come prima, i virtuosi (pochi) continueranno a fare la differenziata, una maggioranza la farà si e no ed una minoranza sverserà in strada di tutto e di più. Tutto in attesa che parta il mostro di Acerra e se ne costruiscono altri due, a Salerno e a Ferrandelle, in più appena pronte le altre sette discariche (fra cui Terzigno) l’emergenza rifiuti e la raccolta differenziata saranno un triste ricordo.

Comunque sia noi di UNAPAGINA chiediamo a tutti i cittadini di rispettare il calendario preparato dal Comune e partecipare alla raccolta  differenziata, anche se funziona a fasi alterne è l’unica speranza che abbiamo di uscire definitivamente dall’immondezzaio in cui siamo finiti.

                                                                                                      Mimmo Russo